La facciata di questa chiesa è francescanamente semplice. La chiesa ed il convento nei secoli ha subito moltissime opere di manuntenzione che ne hanno cambiato l’aspetto originario. Leggi qui l’articolo sulla Ristrutturazione del Sagrato della Chiesa
Sul sagrato della Chiesa Restaurato e Revisionato nel 1990 ritroviamo tre interessanti particolari:
- Una Stele in Pietra
- Lapide in Marmo
- Affresco del Portale
Stele
Una stele di pietra fu eretta in ricordo delle Missioni popolari di predicazione in Andria. Erano frequenti le Missioni penitenziali nella città, come in altri paesi del sud Italia, ed erano promosse dai Padri Gesuiti. Esse avevano la finalità di dare alle nostre genti un’istruzione religiosa e di risollevarle dalla condizione di arretratezza in cui vivevano. La stele è una scultura costituita da una colonna con basamento e capitello in pietra terminante con la croce, simbolo della Passione di Gesù.
Al centro dei bracci c’è il monogramma di Cristo. Un incisione sulla parte posteriore della colonna riporta la data del 1683. a Colonna con basamento e capitello in pietra.
Lapide in Marmo
Accanto alla porta della cappella feriale vi è una piccola lapide di marmo racchiusa in una cornice di pietra.
Al centro della lapide vi è scolpita la porta di un tempietto in cui leggesi
Aloysius Floridus tulit e Roma anno 1626 Iohannis Lateranensis (supple porta),
giacché vi era, ma oggi manca, un pezzetto di legno della porta della Basilica di San Giovanni in Laterano in Roma, che lo stesso Florido aveva portato da Roma e collocata in questo sito. Chi lo avesse baciato avrebbe guadagnato l’indulgenza. La lapide risale all’anno 1626.
Affresco Portale.
L’affresco posto sul portale di ingresso della chiesa, raffigurante quattro frati in atto di Adorazione Eucaristica. Questo affresco è opera della pittrice andriese Susanna Conversano, fu realizzato nel 1992 su commissione di padre Vincenzo de Filippis e padre Nicola Andreola.
Nell’affresco risalta la figura di quattro frati in atto di adorazione e contemplazione dell’ Eucarestia con ostensorio:
-L’ Eucarestia con Ostensorio, posto su di un colle, rappresenta Cristo Gesù al centro della Chiesa, fonte e origine della vita cristiana.
–L’ acqua del ruscello richiama il Salmo 41 dove si riporta l’immagine di una cerva assetata, con la gola riarsa, lancia il suo lamento davanti al deserto arido, anelando alle fresche acque di un ruscello.
–I cervi Assetati. La cerva assetata ( anche questa richiama il salmo 41) è, infatti, il simbolo dell’orante che tende con tutto se stesso, corpo e spirito, verso il Signore sentito come lontano e insieme necessario: “La mia anima ha sete di Dio, del Dio vivente”.
-La terra spaccata, è una terra arida come lo è l’uomo senza Cristo.
Il dipinto rappresenta quattro monaci francescani in adorazione dell’Eucarestia. Due angeli cherubini tra le nuvole completano l’immagine. L’Eucarestia è il “Mistero” dei misteri che perpetua nei secoli la presenza salvifica di Cristo tra gli uomini. Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” (Mt. 28, 20).
Essendo il culmine e la fonte della liturgia come pure i Sacramenti, tocca tutti i momenti della vita umana, soprattutto quello della morte in cui diviene medicina e viatico.
Perciò questo Sacramento accentra l’attenzione e il culto della Chiesa e dei fedeli che si organizzano anche in confraternite per l’adorazione solenne. Ha ispirato il genio umano sia per la costruzione di splendide cattedrali sia per l’ornamento dei tabernacoli destinati alla custodia di questo grande “Mistero”.
In Andria nel santuario del SS. Salvatore ai momenti di adorazione e di preghiera di antica memoria, si è aggiunta ogni giovedì una “Preghiera per la guarigione del cuore” che vuole esaudire l’intima esigenza di adorare il Cristo Eucaristico e di incontrarlo a tu per tu come durante la sua vita in Palestina ( Nota a cura di p. Enzo Pinto S.C.J.) riferimento pagine 103-104 “Le Edicole Sacre di Andria ” di Beatrice Adriano Cestari
Questo affresco in realtà ne ricopre un altro dove precedentemente erano rappresentati due frati in atto di adorazione e contemplazione dell’ Eucarestia posta su di un monte. I due frati raffigurati sono San Francesco (presenza delle stimmate) e Sant’Antonio ( presenza del bambin Gesù). Eccone qui di seguito una testimonianza fotografica. Questo affresco è databile inizi del 1900