L’antica Cappella dedicata a San Francesco, dopo i lavori del 1986 ospita il Santissimo nel tabernacolo ottagonale
Nella Foto una testimonianza di come appariva questa Cappella nel 1986.
Al centro di essa è custodito un bellissimo ciborio in marmo, in origine collocato posto sul presbiterio, era parte dell’Altare Maggiore o posto al suo fianco.
Il Ciborio Ottagonale
Nel 1927 il canonico prof. Francesco Papa nel suo libro dedicato alla “Chiesa di Santa Maria Vtere ed il convento dei Frati minori, nel settimo centenario Francescano” riporta la descrizione a cura dell’artista Riccardo Tota del Ciborio.
Il Ciborio è di forma ottagonale composto da colonnine joniche poggianti sopra un basamento sorretto da otto leoni, due stanno dalla parte anteriore e quattro dalla posteriore, accosciati che rilevano nei caratteri stilistici, reminiscenze normanne.
Le parti visibili recano impronte di epoche diverse, si che, per la loro frammentarietà e disarmonia, non possono fornire alcuna indicazione precisa, ne possono servire di orientamento.
Pur tuttavia l’organismo architettonico risulta equilibrato e vago per l’effetto di policromia, animato ai fianchi da nicchie, da teste di Cherubini e da festoncini nel fregio di coronamento.
Notevole è la porticina in legno dorato che custodisce la Santa Eucarestia; caratterizzata dalla classica raffigurazionione del Cristo Risorto sorreggente nella sinistra la Croce, emblema del suo martirio, mentre con la destra indica il Calice, simbolo della istituzione della Santissima Eucarestia.
In alto è effigiata la colomba simbolo dello Spirito Santo e due teste di Angeli soffusi di soave letizia.
Nella prima nicchia frontale è stata collocata la Staua in legno di San Riccardo (tale collocazione risale al 1986) mentre nell’altra nicchia c’è la statuetta di un santo che ha in una mano l’evangelario.
Mons. Merra in monografie andriesi scrive invece che nelle due nicchie frontali c’erano le statuette di San Francesco e San Ludovico.
Le Foto
I resti dell’altare dedicato a San Francesco
Dopo i lavori del 1986 dell’altare dedicato al Santo d’Assisi restano visibili una tela a lui deidicata e una tela di forma ovale raffigurante la Madonna degli Angeli.
Un dipinto ad olio su tela di artista provinciale del XVIII sec, rappresenta il Santo di Assisi dinanzi a un tavolo sul quale sono posati un libro e un teschio, mentre tiene levato in alto fra le mani un crocifisso.
Nell’Ovale è raffigurata la Madonna degli Angeli, mentre sulla parete destra è stato collocato il quadro San Francesco che riceve le stimmate