La proposta di accompagnamento per chi vive la tappa della fragilità e del dolore
Dal Vangelo di Marco 5,21-43 21Essendo Gesù passato di nuovo in barca all’altra riva, gli si radunò attorno molta folla ed egli stava lungo il mare. 22E venne uno dei capi della sinagoga, di nome Giàiro, il quale, come lo vide, gli si gettò ai piedi 23e lo supplicò con insistenza: «La mia figlioletta sta morendo: vieni a imporle le mani, perché sia salvata e viva».
24Andò con lui. Molta folla lo seguiva e gli si stringeva intorno. 35Stava ancora parlando, quando dalla casa del capo della sinagoga vennero a dire: «Tua figlia è morta. Perché disturbi ancora il Maestro?». 36Ma Gesù, udito quanto dicevano, disse al capo della sinagoga: «Non temere, soltanto abbi fede!». 37E non permise a nessuno di seguirlo, fuorché a Pietro, Giacomo e Giovanni, fratello di Giacomo. 38Giunsero alla casa del capo della sinagoga ed egli vide trambusto e gente che piangeva e urlava forte. 39Entrato, disse loro: «Perché vi agitate e piangete? La bambina non è morta, ma dorme».
40E lo deridevano. Ma egli, cacciati tutti fuori, prese con sé il padre e la madre della bambina e quelli che erano con lui ed entrò dove era la bambina. 41Prese la mano della bambina e le disse: «Talità kum», che significa: «Fanciulla, io ti dico: àlzati!». 42E subito la fanciulla si alzò e camminava; aveva infatti dodici anni. Essi furono presi da grande stupore. 43E raccomandò loro con insistenza che nessuno venisse a saperlo e disse di darle da mangiare.
verso una nuova luce
Lasciandoci guidare dall’amore di CRISTO, vogliamo proporre alla comunità una profonda riflessione di vita, condividere un progetto caritatevole rivolto a quelle persone che portiamo nel cuore e che sappiamo stanno vivendo un momento di fatica e sofferenza fisica e spirituale, le ferite possono diventare vie da cui può passare luce, amore e gioia.
Dobbiamo imparare a vivere bene la fragilità e il dolore, prendendoci cura di noi stessi e degli altri con amorevole tenerezza e amicizia, per proiettarci verso un cambiamento radicale di vita e trasformare il buio delle tenebre invocando la luce della gioia.
COS’È QUESTO PROGETTO:
- una proposta di accompagnamento e condivisione di tutti coloro che vivono la tappa della fragilità e del dolore;
COSA SI PROPONE QUESTO PROGETTO:
- camminare verso una serenità interiore;
- accogliere il progetto di Dio;
- vivere il dolore e la fragilità nella luce della fede;
- trasfigurare il dolore in un evento di luce;
- riappropriarsi della vita.
COSA VUOLE FARE CON TE:
- incontro personale con le famiglie che vivono questa storia;
- ascolto e condivisione con loro;
- comunione fraterna nella comunità.
MOMENTO CELEBRATIVO:
- compiere un cammino di riconciliazione con se stessi e con le dinamiche della vita.
Compagni di cammino del progetto: padre Rocco Iacovelli, fra Fabrizio Montrone, Isa Leonetti e chiunque voglia percorrere insieme un cammino da “Buon Samaritano”.
Inoltre, invitiamo le famiglie che oggi sono nella prova del dolore ad accogliere il passaggio di Gesù Bambino nei giorni di novena tra il 16 e il 22 dicembre.
Per info -adesioni contattare fra Rocco Iacovelli.