La tela raffigurante Sant’Anna, la Vergine Maria fanciulla e il bambin Gesù
Il dipinto, ascrivibile alla seconda metà del 1600, è un olio su tela che misura cm 160 X cm 109.
Sant’Anna seduta in trono tiene sulle ginocchia a sinistra Maria, ed a destra Gesù Bambino, che le mette sul capo una corona. La faccia della santa matrona è veramente bella ed espressiva.
Collocato sulla parete sinistra del Presbiterio della Chiesa.
Il dipinto venne commisionato dai frati minori in onore della nobildonna Anna de Salzedo (benefattrice del convento di Santa Maria Vetere) che a tal uopo lasciò 30 ducati per l’antico altare che stava sul presbiterio dalla parte dell’Epistola, pare che sia quello che oggi si vede dalla parte dell’Evangelo.
L’autore.
La tela opera di Nicola Gliri è stata restaurata dallo studio di restauro di Andria di Iaccarino e Zingaro, grazie al generoso intervento del Lions Club”Costanza d’Aragona di Andria”, nel Maggio 2007.
Nicola Gliri (Bitonto 1634-1687), collaboratore di fra Antonio Albolello e Carlo Rosa, contribuì alla formazione e all’affermazione della cosiddetta “scuola bitontina”, che ebbe un’attività intensa, infatti le sue opere sono spase in numerose chiese della terra di Bari.
Iconografia di Sant’Anna Metterza
L’iconografia è quella di Sant’Anna Metterza, titolo derivato dalla tradizione toscana, letteralmente “messa come terza“, con il quale si specifica il rango, che vine in ordine dopo Gesù Bambino e Maria,ovvero terza.
La rappresentazione dell’Anna-in-tre, cioè Anna, Maria e il Bambino unite in un’unica immagine, si diffonde nel tardo Medioevo.
Questa può essere vista come una prima forma di rappresentazione dell’ Immacolata Concezione quando la Vergine è rappresentata a sua volta bambina, uscita dal seno sterile di Anna, e madre a sua volta del Salvatore.
L’arte tenta di indicare in questo modo il ruolo eccezionale di Maria, altrettanto pura nella sua concezione che nella sua maternità.
Nel ‘400 si moltiplicano le immagini di S.Anna, Maria e il Bambino, proprio mentre si compie il pronunciamento del Concilio di Basilea a favore dell’Immacolata.
Toson d’Oro
Particolare interessante è la presenza del collare del Toson d’Oro (una onoreficenza cattolica) indossato da Sant’Anna.
Il Toson d’Oro è la massima onorificenza cattolica europea, assegnata in passato dall’Imperatore e dal re di Spagna, riservato unicamente ai monarchi; spetta inoltre e di diritto, al Gran Maestro dell’Ordine di Malta.