La Statua di San Pasquale Baylón scolpita in legno policromo dall’andriese Vito Brudaglio, il quale insieme col padre Nicolantonio e col fratello Riccardo, nel 1776 scolpiva le anche la statue di San Francesco.
Riporta Mons. Emanuele Merra in Monografie Andriesi la fonte che attribuisce ai Brudaglio la paternità delle statue di San Francesco e San Pasquale.
Andria, 4 giugno 1776. Per mano del padre maestro dei Zoccolanti si devono fare due Statue pannizzati dell’istesso legno di S. Frangesco e S. Paschale a misura di palmi cinque e mezzo con pedagna intorata, pattuiti per Docati 60; per caparra Doc. 4, e recalia Doc. 3 » (sic). Da un registro di opere fatte da Nicolantonio Brudaglio e suoi figli, Vito e Riccardo. Si conserva presso Vito Brudaglio fu Lodovico.
Per anni riposta fuori dagli ambienti Liturgici la Statua di San Pasquale venne restaurata nel 2009 e riconsegnata al culto dei fedeli. I Lavori di restauro sono stati curati dallo STUDIO D’ARTE E RESTAURO Di Iaccarino Luigi Valerio e Zingaro Giuseppe S.a.s.
Inizialmente questa statua era posta assieme a quella di san Francesco in una delle due nicchie presenti sul presbiterio. Scrive mons. Merra in Monografie Andriesi: queste due nicchie vennero scavate nelle pareti della chiesa, a devozione di Donato Fiordeliso di Cerignola, nel 1850 ed inizialmente ospitarono le statue lignee di San Francesco e San Pasquale.
La Statua di San Pasquale è attualmente collocata nella Sala Santa Elisabetta.
Breve Storia di San Pasquale.
Nato il giorno di Pentecoste (in spagnolo Pascua de Pentecostés, da cui il nome di Pasquale) da Martino e Isabella Jubera, in una famiglia di umile condizione, da fanciullo fu garzone di un allevatore di pecore. Manifestò fin da piccolo la sua vocazione spirituale trascorrendo le lunghe ore del pascolo del gregge in meditazione e preghiera. Imparò a leggere da autodidatta esercitandosi sui libri di preghiere.
A diciotto anni chiese l’ammissione al noviziato presso il convento di Santa Maria di Loreto della congregazione dei Frati Minori aderenti alla riforma di san Pietro d’Alcantara, ma riuscì ad esserne ammesso solo due anni dopo. Nel frattempo, lavorando presso il ricco allevatore Martino Garcia, che lo aveva preso a ben volere, rifiutò l’offerta di quest’ultimo di divenire suo erede.
Il 2 febbraio 1564 fece la professione solenne dei voti come frate converso.
L’eucarestia fu il centro della sua vita spirituale, seppe difendere coraggiosamente la sua fede, soprattutto riguardo l’eucarestia, rischiando anche la vita durante un difficile viaggio che, nel 1576, fu incaricato di compiere fino a Parigi, attraversando la Francia calvinista dell’epoca.
Dopo il viaggio Pasquale scrisse una raccolta di sentenze per comprovare la reale presenza di Gesù nell’eucarestia ed il potere divino trasmesso al papa.
Morì all’età di 52 anni, il giorno di Pentecoste, nel convento del Rosario a Villarreal, anche a causa delle frequenti mortificazioni corporali alle quali si sottoponeva.
Venne proclamato beato il 29 ottobre 1618 da papa Paolo V, canonizzato nel 1690 da papa Alessandro VIII. È festeggiato il 17 maggio. Nel 1897 papa Leone XIII lo proclamò patrono delle opere eucaristiche e dei congressi eucaristici.
Le sue spoglie, che si veneravano a Villarreal, furono profanate e disperse durante la Guerra Civile Spagnola (1936-39); in parte furono successivamente recuperate nel 1952.
Attualmente sono principalmente conservate presso il Santuario dedicato al santo a Villarreal.
San Pasquale è raffigurato spesso nell’atto di adorare l’ostensorio.
Nell’iconografia ritroviamo spesso San Pasquale rappresentato, insieme a San Pietro d’Alcàntara, in ginocchio ai piedi della Madonna del Pozzo; questo perché a partire dalla metà del Settecento i frati alcantarini, presenti nel sud Italia, erano impegnati nella diffusione del culto della Madonna del Pozzo di Capurso, abbinando i due maggiori santi dell’ordine alla Vergine del Pozzo diffondevano il culto in ogni posto dove erano presenti.
Anche nella tela dell’ Altare Madonna del Pozzo presente nella chiesa di Santa Maria Vetere ritroviamo questa caratteristica iconografica.
San Pasquale assieme a Sant’Antonio di Padova è patrono del Convento di Santa Maria Vetere, infatti il cornicione, che corona la Chiesa, è sormontato da una croce di ferro, a destra ed a sinistra si elevano la statue di S. Antonio e di S. Pasquale.
La statua è collocata in una nicchia della sala Santa Elisabetta, la prima in alto a destra, entrando nella Sala